martedì 15 settembre 2009

La Marsiglia dei dirigenti milanisti.

Marsiglia ci ricorda che ....il 20 marzo 1991:

Il Milan perde a Marsiglia e sarebbe eliminato dalla coppa dei Campioni ma quando al 90° un riflettore si spegne parzialmente Galliani e Taveggia si rifiutano di far disputare alla squadra i tre minuti di recupero perchè a loro dire non ci si vede! e lo fanno con una ridicola sceneggiata in eurovisione....

Libération titola «Squallida manovra del Milan per far ripetere la partita»

la Gazzetta dello Sport preferisce un sintetico: «Milan vergogna» rinforzato da un occhiello a pagina 5 «Vergogna Marsiglia / Mai un abbandono in 36 anni di coppe».

Gianni Mura, su Repubblica: «Se è mai esistito nella storia del calcio italiano di ogni tempo un “giorno della vergogna”, questo non può che essere il 20 marzo 1991».

Venerdì 22 marzo la Gazzetta dedica un fondo, a firma di Franco Arturi, che analizza a mente fredda l’incredibile telecronaca di Italia1:
Quanto a perdita di faccia il Milan di Marsiglia non ha voluto essere secondo a nessuno. Ebbene, le sue prodezze alla rovescia sono state accompagnate da una voce come quella di Bruno Longhi (ma anche di Marco Francioso, telecronista a bordo campo), che definire faziosa è ancora poco. Su questo versante c’è una situazione professionale e umana tutta particolare e da tener presente prima di formulare un giudizio: chi paga lo stipendio ai telecronisti è il presidente del Milan. Ma è impossibile tacere una serie di autocensure talmente lunga da cadere nel ridicolo. C’era un’impotenza tecnica del Milan mai sottolineata, ci sono stati dei falli di rossoneri puntualmente denunciati dalla moviola e “perdonati” con una rapidità sconcertante, c’era un’accusa tambureggiante e fuori luogo all’arbitro e ai giocatori francesi, c’è stato poi l’episodio del ritiro della squadra e delle concitate frasi finali, commentati in modo inaccettabile sotto tutti i punti di vista, a partire da quello cronistico. Il Milan sarà sempre croce e delizia per le reti televisive di Berlusconi. Ma se il suoi dipendenti non sono in grado di garantire almeno una parvenza di imparzialità, la reazione del pubblico non potrà che essere molto negativa alla lunga. Mettiamoci in mente (Rai e Fininvest) che a ciascuno spetta soltanto il proprio ruolo: al tifoso di sostenere più o meno ciecamente la propria squadra, al giornalista di raccontare ciò che vede. Se invertiamo le parti ci perderemo tutti.

"Il guaio di certe farse è che non fanno ridere.
E i primi a giudicare sono stati i molti tifosi del Milan.
Che vergogna, hanno detto.
D' accordo, inutile aggiungere altro."
Gianni Mura (La Repubblica, 22 marzo 1991)


A fine marzo il Milan è ufficialmente escluso per un anno dalle coppe europee.

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