domenica 31 ottobre 2010

COMUNQUE LA JUVE VINCE.

Krasic o non Krasic la Juve sbanca San Siro, batte 2 a 1 un Milan che evidentemente in alcuni suoi elementi non è ancora all'altezza delle grandi d'Europa.
Ibrahimovic prende una traversa clamorosa con un tiro splendido segna un gol e ne sbaglia alrti due.
La Juve può vincere con tutti e può perdere con tutti, ma stasera vince a Milano e avvicina la testa della classifica.
Del Piero fa 179 in serie A a entra nella storia bianconera.

Andrea Agnelli.

DICHIARAZIONI SUL CASO KRASIC:

«È da domenica pomeriggio che abbiamo allertato i nostri legali alla luce della violenza mediatica che si è scatenata con giudizi di alcuni giornalisti basati sull'etnia del giocatore. Siamo convinti che il comportamento di Krasic sia stato quello di una persona corretta, di un grandissimo campione che ha preferito la serie A alla Premier League, quindi un giocatore che andrebbe tutelato sia in campo sia fuori. Stiamo valutando il deferimento, non se c'era o non c'era il rigore. C'era un rigore altrettanto netto su Iaquinta. Il rigore su Krasic non c'era, ma nemmeno l'esigenza di tale pressione mediatica sul giocatore, che nelle medesime situazioni ogni partita riceve 4-5 calcioni»

OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOHHHHHHHHHHHHHHHHH !!!!!!!!!!!!!!!!! 


IN ROSSO :  CHE C'ENTRA???????????

IN VIOLA : BUGIA !!

IN VERDE : VERITA' !! (CHE CONTRADDICE LA BUGIA ).

 



venerdì 29 ottobre 2010

Genoa - Inter 0-1.

Tre punti, tre punti importantissimi perchè presi in una situazione infortuni eccezionale, si fanno male anche Cambiasso e Julio Cesar.
Tre punti e nulla più, con Preziosi che discute animatamente con Ferri su Mediaset premium, con Preziosi che accusa l'Inter di perdere tempo, accusa Eto'o di simulare, accusa l'Inter di temporeggiare.
Ferri che dice : "non Eto'o, non lui", e Preziosi che non è abituato a essere contraddetto, che vuole sempre avere l'ultima parola.
Ma tant'è che l'Inter porta a casa la vittoria.
E su Snejder, dicono che non gioca più bene, che non sta giocando da portare a casa il pallone d'oro.
Ma a me obbiettivamente non mi sembra tanto male, certo non è ai livelli a cui ci ha abituato l'anno scorso... ma lotta, suda e si da da fare, è sempre un pericolo per le difese avversarie.
Non è brillantissimo, ma è meglio di tanti altri, non rappresenta certo un caso, diamogli tempo e sarà ancora determinante.

martedì 19 ottobre 2010

E' una questione di testa.

LA LAZIO NON PERDE LA TESTA. E si, perchè i biancazzurri vincono anche in trasferta contro il Bari. Portano a casa i tre punti anche in quella che appare come una partita piena di insidie e con la pressione di doversi confermare capolista, una pressione che al momento non sembra impensierire la formazione capitolina.
E' comprensibile, d'altra parte la Lazio viaggia ancora sulle ali dell'entusiasmo e senza l'obbligo di dover dimostrare nulla. Molti si chiedono se i laziali potranno andare fino in fondo, certo qualche dubbio viene soprattuto in relazione all'organico, ma staremo a vedere.

L'INTER NON SFRUTTA LA TESTA. I nerazzurri invece la testa sembrano ancora non sfruttarla a dovere, certo hanno vinto a Cagliari con una splendida rete del solito Eto'o, ma mancano il raddoppio di testa con Stankovic e Maicon. Poco male direte voi, certo quando si vince va tutto bene, ma il Colosso Maicon ha mancato la segnatura di testa (per sfortuna a dire il vero) anche nella precedente partita contro la Juventus, e in quella occasione i nerazzurri hanno perso due punticini. Sembra comunque che l'inserimento del difensore per colpire di testa in occasione dei calci piazzati sia diventato più frequente che in passato, forse una modifica voluta da Benitez, in effetti data la statura di Maicon la mossa sembra alquanto intelligente.

IL MILAN CI METTE LA TESTA. I rossoneri vincono anche se con qualche affanno, ma sembra che Allegri abbia trovato la formula migliore per sfruttare le qualità di Ibrahimovic, con un uomo del genere in effetti si deve giocare così. Il Milan ci ha messo la testa per vincere con intelligenza.

LA TESTA DI TOTTI AIUTA LA ROMA. Quando la squadra giallorossa era con la lingua di fuori e il Genoa stava schiacciando a tavoletta sull'accelleratore, ecco che un certo Francesco Totti tira fuori tutto il suo acume tattico e la sua esperienza per tenere la palla lontano dalle zone calde, lotta, tiene palla, si prende delle punizioni, e la squadra respira. Se non hai la testa a posto non lo puoi fare, e lui lo ha fatto.

venerdì 15 ottobre 2010

Il perito : Non fù Facchetti a dire " Metti Collina".

NAPOLI, 12 ottobre - Non fu Giacinto Facchetti a pronunciare il nome Collina durante la conversazione telefonica del 26 novembre 2004 con l'allora designatore arbitrale Paolo Bergamo in cui si faceva riferimento a una griglia arbitrale per una partita del campionato.

È quanto emerge da una integrazione della perizia fonica depositata oggi al processo di Calciopoli in corso a Napoli da Roberto Porto, il perito incaricato di esaminare e trascrivere le intercettazioni indicate dalla difesa di Luciano Moggi.

Si tratta di quella che la difesa di Moggi aveva definito «la madre di tutte le intercettazioni», sostenendo che la frase «metti dentro Collina» era da attribuire all'ex presidente dell'Inter Facchetti. Il perito, a quanto si è appreso, ha invece accertato che il nome dell'arbitro è pronunciato dall'interlocutore, ovvero dal designatore Bergamo.

E così "la madre di tutte le intercettazioni " è stata smontata della sua rilevanza, ma la domanda è un'altra: chi vuole prendere in giro la difesa di Moggi ?

Basta infatti ascoltare due o tre volte l'intercettazione di cui stiamo parlando per avere la certezza che il nome "Collina" non viene pronunciato da Facchetti.


Io stesso l'ho fatto e ne ho ricavato la piena certezza , ora esiste anche l'ufficialità del perito...

martedì 12 ottobre 2010

In ricordo di un grande giocatore.

Ho sempre giocato per vincere. Anche da ragazzo quando si giocava in strada, si giocava per vincere. Non ho mai capito come si possa giocare e non cercare di vincere. Se non ci riesci, va bene, l'importante è sapere che hai fatto tutto il possibile.

Giacinto Facchetti.

mercoledì 6 ottobre 2010

Te le aspetti al contrario.

Le due romane, dopo qualche giornata di campionato te le aspetteresti in determinate posizioni in classifica, e oggi scopri che invece si sono invertite le posizioni.
E si, infatti non ci sarebbe nessuno stupore se oggi la Roma fosse in testa alla classifica con 13 punti e la Lazio invece si trovasse a soli 5 punticini, sarebbe tutto normale.
Invece sta di fatto che la capolista indossa la maglia biancazzurra e i giallorossi si trovano penultimi.
Alla fine faremo i conti con la classifica che spesso non mente, ma un fatto certo e' che la Lazio per ora sembra aver azzeccato un grande acquisto, quell'Hernanes che sta giocando alla grande e sembra aver attinto  nuova linfa dalle vacanze.
La stessa cosa non si puo' dire della Roma che sembra aver fatto un buuon affare con Borriello ma con Adriano la strada del recupero appare ancora troppo lunga.